domenica 20 novembre 2011

Come regolare la tensione dei fili


La tensione interessa i due fili: superiore (dell’ago) ed inferiore (della bobina) che unendosi formano il punto.

La tensione del filo inferiore viene regolata per mezzo della piccola vite che si trova al centro della molla di tensione della bobina.

Girando la vite verso destra la tensione aumenta e girandola verso sinistra diminuisce. Sono sufficienti piccoli spostamenti.
La tensione del filo superiore è data dai due dischi fra i quali scorre il filo.
Si regola per mezzo della vite a bottone che si trova all’estremità del blocco di tensione. Il controllo della tensione superiore è semplificato da un diagramma graduato. Girando la vite a bottone verso destra, cioè verso i numeri più alti, si aumenta la tensione; girando verso sinistra, cioè verso i numeri più bassi, la tensione diminuisce.
Un’impuntura risulta perfetta quando il rapporto tra la tensione superiore e quella inferiore è tale che i fili dell’ago e della bobina s’intrecciano al centro dello spessore del tessuto. Quando la tensione superiore è più forte di quella inferiore il filo dell’ago si presenta diritto sulla superficie del lavoro.
Viceversa, quando la tensione superiore è più lenta della tensione inferiore, il filo della bobina rimane diritto lungo la superficie superiore del tessuto. Le tensioni dei due fili quindi devono risultare perfettamente equilibrate quando si debbono eseguire impunture normali, qualunque sia il tipo del tessuto. Solo nel ricamo le tensioni sono spesso non equilibrate, ed è proprio questa diversità di tensione che consente l’esecuzione  dei vari punti. Come regola generale la tensione deve essere regolata in maniera che il filo sia sufficientemente lento da non tirare la stoffa e sufficientemente teso da affondare nel tessuto in modo regolare e costante.

sabato 19 novembre 2011

Formazione del punto

Il punto che si ottiene da una macchina di tipo famiglia è formato da due fili: il filo superiore o filo dell’ago e il filo inferiore o filo della bobina, che si annodano insieme nel centro del tessuto.

Il filo portato dall’ago si svolge dal rocchetto, passa attraverso il tessuto, contemporaneamente il crochet forma con il filo che si svolge dalla bobina un cappio che afferra il filo dell’ago.

Quando l’ago risale i due fili si annodano per formare il punto nel centro dello spessore del tessuto.
Per ottenere ciò è necessario che questi due fili siano ben bilanciati ossia che si svolgano uniformemente sia dalla bobina che dall’ago con la stessa tensione.

domenica 13 novembre 2011

Come avvolgere il filo sulla bobina


In tutte le macchine di tipo tradizionale il filo si avvolge sulla bobina per mezzo dell’annaspatoio.
Sui nuovi modelli di macchina Singer invece, l’annaspatoio non esiste più e la bobina si avvolge direttamente nella sua sede.
Questo sistema chiamato della “bobina magica” rende più facile e veloce il lavoro di cucito eliminando le operazioni di riempimento della bobina.
E’ infatti sufficiente premere un bottone posto accanto alla bobina stessa ed azionare la macchina con l’ago infilato, automaticamente.
Un altro particolare importante: sulla bobina sono disegnati cerchi concentrici che indicano il quantitativo di filato avvolto.
Negli altri tipi di macchine il filo si avvolge sulla bobina per mezzo dell’annaspatoio: a questo scopo s’infila il rocchetto nell’apposito portarocchetto che si usa per cucire.
Se la bobina non è munita di foro bisogna avvolgere a mano 5 o 6 giri di filo sulla stessa; se i fori esistono basta far passare il capo del filo in uno di essi.
Si pone quindi la bobina sull’annaspatoio e si allenta la grossa vite a bottone che trattiene il volantino (in alcuni nuovi modelli basta premere di lato la parte frontale del volantino) per evitare che l’ago vada su e giù mentre si prepara la bobina.
E’ necessario successivamente abbassare il piedino di pressione e fare andare la macchina come se si cucisse, tenendo con la mano il capo del filo.
Quando la bobina è completa lo annaspatoio si ferma automaticamente. Mettere la bobina nella sua scatola e infilare regolarmente la macchina.
A meno che non si tratti delle macchine a “bobina magica” nelle quali il filo tra la bobina e l’ago, quando la prima è stata avvolta , risulta continuo, per tutti gli altri tipi di macchine (e cioè, sia che si estragga la scatola bobina completa oppure la sola bobina) il modo di infilare la bobina è sempre lo stesso.
Innanzi tutto occorre aver cura che il filo giri attorno alla bobina inserita nell’apposita scatola e si svolga in senso contrario passando dalla fessura esistente in corrispondenza della molla.
Quindi, tenendo la bobina ferma nella scatola con una mano, si tira con l’altra mano il filo indietro attraverso l’apertura. Il filo sarà tenuto fermo al suo posto dalla molla di tensione che permette l’uscita dalla bobina, del filo necessario per eseguire un punto alla volta.
Con la mano sinistra tenere leggermente il filo dell’ago e con la destra far compiere al volantino un giro completo.
Questo movimento farà intrecciare il filo superiore con quello della bobina già collocata nell’apposita sede, posta sotto la placca scorrevole in corrispondenza del piedino di pressione. Si tireranno quindi i due fili portandoli sul dietro della macchina alla sinistra del piedino di pressione. 

                                                                     

     
                                                                            

martedì 1 novembre 2011

Come infilare la macchina

Le macchine per cucire possono avere un portarocchetto verticale o un portarocchetto orizzontale, come le macchine ultimo modello.
Nelle macchine tradizionali il rocchetto si infila nel portarocchetto in modo che il filo si svolga dal dietro del rocchetto stesso verso il primo guidafilo; nelle macchine di nuova concezione invece, il rocchetto si infila nel portarocchetto otizzontale e si ferma con un fermarocchetto; il rocchetto quindi nel secondo caso non gira sul perno portarocchetto, ma rimane fermo mentre il filo si svolge.

Dal portarocchetto passare il filo attraverso il primo guidafilo, portare quindi il filo in basso e farlo passare in mezzo ai dischi di tensione, i quali lo tratterranno in modo che dal rocchetto si svolga solo la quantità necessaria di filo per eseguire un punto per volta.
Il filo passa poi nel foro del tendifilo; la leva di questo dispositivo muovendosi su e giù tira il filo trattenuto dai dischi di tensione.
Dal tendifilo,  il filo arriva infine alla cruna dell’ago nella quale viene inserito, secondo il tipo di macchina, da destra a sinistra o da sinistra a destra o dal davanti al dietro. L’infilatura è un operazione semplicissima ma deve essere sempre eseguita perfettamente: basta dimenticarsi di passare il filo in un qualunque guidafilo e la cucitura non risulta più soddisfacente.
Per evitare ogni possibilità di errore a chi ha ancora poca confidenza con le macchine per cucire, i modernissimi tipi di macchina presentano incorporato il cosiddetto “grafico d’infilatura” cioè uno schema in cui sono disegnati chiaramente tutti i passaggi del filo dal rocchetto all’ago.