giovedì 26 aprile 2012


Come regolare la pressione del piedino


La pressione è la forza che il piedino esercita sul tessuto durante la cucitura.
Essa si regola con la vite a bottone alla estremità della barra di pressione (girando la vite verso destra si aumenta la pressione, girandola a sinistra si diminuisce).
Oppure in altri tipi di macchine si registra con dei bottoni graduati, posti o sopra o direttamente sulla barra di pressione.
Con questi dispositivi è facile individuare la pressione giusta, perché portando il regolatore sui valori più alti la pressione aumenta e viceversa.
In base alla qualità del tessuto da cucire si regola opportunamente la pressione per avere uno scorrimento uniforme dei vari strati che vanno cuciti. I tessuti pesanti richiedono infatti una pressione forte e i tessuti leggeri una pressione leggera. Una pressione eccessiva determina come conseguenza che il tessuto rimane segnato dai dentini del trasportatore. Al contrario una pressione troppo lenta produce punti irregolari e i vari stratti di tessuto da cucire non rimangono appaiati.
E’ bene sempre provare la pressione su un pezzo di tessuto prima di cucire. I tessuti pelosi come (come il velluto) richiedono una pressione più leggera dei tessuti non pelosi dello stesso peso; per essi è buona regola usare una pressione leggera e cucire nel senso del filo.

Poiché un indumento di veluto è tagliato di solito con il pelo verso l’alto le cuciture s’iniziano dal fondo verso l’alto.
La pressione deve essere aumentata quando si devono incrociare altre cuciture preesistenti.
Prima di regolare la pressione abbassare sempre il piedino. Per diminuirla girare verso destra, per aumentarla verso sinistra.

domenica 20 novembre 2011

Come regolare la tensione dei fili


La tensione interessa i due fili: superiore (dell’ago) ed inferiore (della bobina) che unendosi formano il punto.

La tensione del filo inferiore viene regolata per mezzo della piccola vite che si trova al centro della molla di tensione della bobina.

Girando la vite verso destra la tensione aumenta e girandola verso sinistra diminuisce. Sono sufficienti piccoli spostamenti.
La tensione del filo superiore è data dai due dischi fra i quali scorre il filo.
Si regola per mezzo della vite a bottone che si trova all’estremità del blocco di tensione. Il controllo della tensione superiore è semplificato da un diagramma graduato. Girando la vite a bottone verso destra, cioè verso i numeri più alti, si aumenta la tensione; girando verso sinistra, cioè verso i numeri più bassi, la tensione diminuisce.
Un’impuntura risulta perfetta quando il rapporto tra la tensione superiore e quella inferiore è tale che i fili dell’ago e della bobina s’intrecciano al centro dello spessore del tessuto. Quando la tensione superiore è più forte di quella inferiore il filo dell’ago si presenta diritto sulla superficie del lavoro.
Viceversa, quando la tensione superiore è più lenta della tensione inferiore, il filo della bobina rimane diritto lungo la superficie superiore del tessuto. Le tensioni dei due fili quindi devono risultare perfettamente equilibrate quando si debbono eseguire impunture normali, qualunque sia il tipo del tessuto. Solo nel ricamo le tensioni sono spesso non equilibrate, ed è proprio questa diversità di tensione che consente l’esecuzione  dei vari punti. Come regola generale la tensione deve essere regolata in maniera che il filo sia sufficientemente lento da non tirare la stoffa e sufficientemente teso da affondare nel tessuto in modo regolare e costante.

sabato 19 novembre 2011

Formazione del punto

Il punto che si ottiene da una macchina di tipo famiglia è formato da due fili: il filo superiore o filo dell’ago e il filo inferiore o filo della bobina, che si annodano insieme nel centro del tessuto.

Il filo portato dall’ago si svolge dal rocchetto, passa attraverso il tessuto, contemporaneamente il crochet forma con il filo che si svolge dalla bobina un cappio che afferra il filo dell’ago.

Quando l’ago risale i due fili si annodano per formare il punto nel centro dello spessore del tessuto.
Per ottenere ciò è necessario che questi due fili siano ben bilanciati ossia che si svolgano uniformemente sia dalla bobina che dall’ago con la stessa tensione.

domenica 13 novembre 2011

Come avvolgere il filo sulla bobina


In tutte le macchine di tipo tradizionale il filo si avvolge sulla bobina per mezzo dell’annaspatoio.
Sui nuovi modelli di macchina Singer invece, l’annaspatoio non esiste più e la bobina si avvolge direttamente nella sua sede.
Questo sistema chiamato della “bobina magica” rende più facile e veloce il lavoro di cucito eliminando le operazioni di riempimento della bobina.
E’ infatti sufficiente premere un bottone posto accanto alla bobina stessa ed azionare la macchina con l’ago infilato, automaticamente.
Un altro particolare importante: sulla bobina sono disegnati cerchi concentrici che indicano il quantitativo di filato avvolto.
Negli altri tipi di macchine il filo si avvolge sulla bobina per mezzo dell’annaspatoio: a questo scopo s’infila il rocchetto nell’apposito portarocchetto che si usa per cucire.
Se la bobina non è munita di foro bisogna avvolgere a mano 5 o 6 giri di filo sulla stessa; se i fori esistono basta far passare il capo del filo in uno di essi.
Si pone quindi la bobina sull’annaspatoio e si allenta la grossa vite a bottone che trattiene il volantino (in alcuni nuovi modelli basta premere di lato la parte frontale del volantino) per evitare che l’ago vada su e giù mentre si prepara la bobina.
E’ necessario successivamente abbassare il piedino di pressione e fare andare la macchina come se si cucisse, tenendo con la mano il capo del filo.
Quando la bobina è completa lo annaspatoio si ferma automaticamente. Mettere la bobina nella sua scatola e infilare regolarmente la macchina.
A meno che non si tratti delle macchine a “bobina magica” nelle quali il filo tra la bobina e l’ago, quando la prima è stata avvolta , risulta continuo, per tutti gli altri tipi di macchine (e cioè, sia che si estragga la scatola bobina completa oppure la sola bobina) il modo di infilare la bobina è sempre lo stesso.
Innanzi tutto occorre aver cura che il filo giri attorno alla bobina inserita nell’apposita scatola e si svolga in senso contrario passando dalla fessura esistente in corrispondenza della molla.
Quindi, tenendo la bobina ferma nella scatola con una mano, si tira con l’altra mano il filo indietro attraverso l’apertura. Il filo sarà tenuto fermo al suo posto dalla molla di tensione che permette l’uscita dalla bobina, del filo necessario per eseguire un punto alla volta.
Con la mano sinistra tenere leggermente il filo dell’ago e con la destra far compiere al volantino un giro completo.
Questo movimento farà intrecciare il filo superiore con quello della bobina già collocata nell’apposita sede, posta sotto la placca scorrevole in corrispondenza del piedino di pressione. Si tireranno quindi i due fili portandoli sul dietro della macchina alla sinistra del piedino di pressione. 

                                                                     

     
                                                                            

martedì 1 novembre 2011

Come infilare la macchina

Le macchine per cucire possono avere un portarocchetto verticale o un portarocchetto orizzontale, come le macchine ultimo modello.
Nelle macchine tradizionali il rocchetto si infila nel portarocchetto in modo che il filo si svolga dal dietro del rocchetto stesso verso il primo guidafilo; nelle macchine di nuova concezione invece, il rocchetto si infila nel portarocchetto otizzontale e si ferma con un fermarocchetto; il rocchetto quindi nel secondo caso non gira sul perno portarocchetto, ma rimane fermo mentre il filo si svolge.

Dal portarocchetto passare il filo attraverso il primo guidafilo, portare quindi il filo in basso e farlo passare in mezzo ai dischi di tensione, i quali lo tratterranno in modo che dal rocchetto si svolga solo la quantità necessaria di filo per eseguire un punto per volta.
Il filo passa poi nel foro del tendifilo; la leva di questo dispositivo muovendosi su e giù tira il filo trattenuto dai dischi di tensione.
Dal tendifilo,  il filo arriva infine alla cruna dell’ago nella quale viene inserito, secondo il tipo di macchina, da destra a sinistra o da sinistra a destra o dal davanti al dietro. L’infilatura è un operazione semplicissima ma deve essere sempre eseguita perfettamente: basta dimenticarsi di passare il filo in un qualunque guidafilo e la cucitura non risulta più soddisfacente.
Per evitare ogni possibilità di errore a chi ha ancora poca confidenza con le macchine per cucire, i modernissimi tipi di macchina presentano incorporato il cosiddetto “grafico d’infilatura” cioè uno schema in cui sono disegnati chiaramente tutti i passaggi del filo dal rocchetto all’ago.





sabato 29 ottobre 2011

MACCHINA PER CUCIRE - le parti che la compongono

L'impuntura a macchina è composta da una serie di punti.
Il punto è formato da due fili, il superiore o filo dell'ago e l'inferiore o filo della bobina, annodati insieme nel centro del tessuto.
Quando l'ago entra nel tessuto, il filo portato dall'ago forma un cappio che afferra il filo della bobina e si annoda a questo, l'ago poi nel risalire stringe questa annodatura formando così il punto.
Naturalmente, affinchè questa operazione avvenga nel modo più perfetto, e cioè che i punti siano tutti di uguale lunghezza, ben formati, diritti etc occorre che la macchina per cucire possegga vari meccanismi.
Dalle prime macchine ad oggi, questi meccanismi, con l'aumentata esperienza e l'evoluzione tecnica sono andati sempre più perfezionandosi fino ad arrivare alle macchine più moderne che eseguono i lavori più disparati.
Le parti principali tuttavia sono rimaste invariate in qualsiasi tipo di macchina (almeno quelle per uso familiare), e sono le seguenti:

Testa - La macchina completa senza mobile.

Braccio - Parte curva della testa contenente il meccanismo per la guida dell'ago e per l'alimentazione del filo superiore.

Piano - Parte piatta della testa sotto la quale si trova il meccanismo per il movimento del crochet e l'alimentazione del filo di sotto.

Annaspatoio - Meccanismo per il riempimento automatico della bobina.

Regolatore del punto - La parte che controlla il movimento del trasportatore e quindi la lunghezza del punto.

Sistema di tensione superiore - Regola la tensione delfilo di sopra che si svolge dal rocchetto.

Leva tendifilo - Mantiene il filo teso e fa chiudere il punto.

Barra d'ago - Barra verticale alla quale l'ago è fissato, fa muovere l'ago infilato attraverso la stoffa per formare il punto.

Barra di pressione - Barra verticale alla quale è fissato il piedino di pressione. Questa barra passa attraverso una molla a spirale, che esercita una pressione sulla barra stessa mantenendo così il tessuto contro il trasportatore mentre si esegue la cucitura.
La barra risale quando si alza la leva del piedino di pressione.

Placca frontale - Placca verticale a sinistra del braccio. Aperta, da accesso alla barra d'ago, alla barra di pressione e alla leva tendifilo.

Placca d'ago - La piastrina sul piano della macchina posta sotto l'ago e attraverso la quale passa l'ago.
Dalla placca d'ago sporge la griffa o trasportatore.

Placca scorrevole - La piastrina scorrevole posta sul piano della macchina che si apre e dà accesso alla bobina e al crochet e alle altre parti che formano il meccanismo inferiore.

Trasportatore - La parte dentata che sporge dalla placca d'ago e sposta il tessuto quando si è formato il punto. Il movimento del trasportatore è regolato dal regolatore del punto, per dare a questo la lunghezza necessaria.

Bobina - Dove si avvolge il filo per fornire il filo di sotto.

Scatola bobina - Il contenitore nel quale la bobina è posta e attraverso la quale passa il filo che forma il punto.

Crochet - Il meccanismo che permette che il filo di sotto si annodi con il filo di sopra e si formi il punto.

Tensione inferiore - La molla sul crochet o sulla bobina, secondo i tipi di macchina, che regola il flusso del filo dalla bobina.



mercoledì 6 aprile 2011

La Macchina per Cucire

L'ago
Gli aghi delle macchine per cucire non sono tutti eguali, ma differiscono per la lunghezza, per la misura della punta e della cruna, oltre che per la forma e la qualità del metallo.
In generale gli aghi hanno la testa (cioè la estremità più grossa) arrotondata da un lato e schiacciata dall'altro.
La lama dell'ago (cioè la lunga parte intermedia) da una parte è scanalata, mentre è arrotondata dall'altra.
La scanalatura serve per proteggere il filo durante l'azione di cucitura ed è sempre da questa parte che l'ago va infilato: in alcune macchine l'infilatura avviene dal davanti all'indietro in altre da sinistra a destra, in altre ancora da destra a sinistra.
Quando si deve provvedere all'infilatura di una macchina che non si conosce bisogna quindi osservare bene da che parte si trova la scanalatura dell'ago per essere sicuri di non sbagliare; inoltre un guidafilo è sempre posto sopra all'ago dalla parte da cui l'ago stesso va infilato.
L'ago è trattenuto all'altezza giusta dal morsetto; è quindi importante introdurre l'ago nel morsetto fino al punto più alto possibile prima di fermare la vite. Se l'ago non è situato all'altezza giusta la macchina salterà i punti. Inoltre, se l'ago è storto, è impossibile ottenere impunture diritte.
Un ago troppo sottile rispetto al filo con cui si cuce fa sfilacciare il filo; un ago spuntanto rovina la stoffa tirando i fili del tessuto. E' buona regola, quando la cucitura a macchina non risulta perfetta, controllare subito l'ago e magari sostituirlo: pertanto, è necessario avere sempre una piccola scorta di aghi di varie misure.