domenica 20 marzo 2011

L'avento del motore

Foto: Ing. Enrico Bernardi

Alla macchina mossa a mano ed a quella a pedali già alla fine del secolo scorso si affiancarono, per scopi soprat5tutto manifatturieri, le macchine sia semplici che multiple mosse da un motore.
Prima però che il motore elettrico regnasse sovrano, e qui dobbiamo attendere i primi decenni del nostro secolo, furono proposti motori a vapore ed idraulici, sino a Enrico Bernardi che realizzò un piccolo motore a petrolio.
Questo piccolo motore a petrolio fini per creare i presupposti dell'avvento dell'automobile.
E' questa una curiosità poco nota: la macchina per cuciretiene a battesimo l'auto, almeno in Italia.
Nel 1884 l'Ing. Enrico Bernardi, che va considerato il pioniere italiano dell'automobilismo, sperimentava la sua prima motocicletta, che fu anche la prima del mondo con motore a scoppio.
La disposizione adottata era abbastanza curiosa.
Egli poneva dietro una normale bicicletta, solidamente fissato alla forcella posteriore, un telaio sul quale era installato un motorino a scoppio, a petrolio, azionante una ruota, che spingeva la motocicletta.
Motorino"Pia"
Il motorino era quello da lui realizzato nel 1880 e denominato "Pia" brevettato e presentato nel 1883 all""Istituto veneto" quale "nuovo motore" specialmente applicato alle macchine per cucire e per tale scopo prodotto.
L'energia elettrica si diffonde nell'uso pratico verso la fine del secolo scorso.
In Italia la prima centrale elettrica è quella realizzata a Milano nel 1883.
Con il diffondersi delle applicazioni elettriche anche la macchina per cucire con motorino elettrico comincia a prendere piede.
E' la Singer nel 1869 che per prima applica il motore elettrico, sostituendo l'azione manuale a quella del pedale così da ottenere una cucitura veloce regolare.
La velocità del motore poteva essere variata regolando un apposito reostato comandato da un pedale o da una leva comandata da un ginocchio.

sabato 19 marzo 2011

Isaac Merritt Singer

Foto: Isaac Merritt Singer

A dodici anni, Singer faceva l'apprendista tornitore a Rochester.
Una sua passione fu fare l'attore di teatro.
Si sposa a 19 anni, si risposa a 50 ed ha complessivamente ben 24 figli.
Incontra Orson Phelps, proprietario della casa da lui abitata e venditore di macchine per cucire (non è mai stato indicato di che tipo) costruite a Boston e di malsicuro funzionamento.
Singer gli garantisce di poterle migliorare ma infine ne progetta una di nuovo modello: sarà il successo.
Trova un finanziatore nella persona di George B. Zieber che nell'agosto del 1850 gli anticipa 40 dollari, mentre Phelps gli mette a disposizione il laboratorio.
Condizioni: la spartizioni degli eventuali utili.
Dopo diverse difficoltà, Singer riesce a realizzare un buon sistema per la regolazione della tensione del filo e la macchina funziona bene.
Nel 1851, Singer realizza il suo primo modello veramente pratico.
Questa macchina aveva il braccio orizzontale parallelo al piano di lavoro; all'estremità del braccio si muoveva verticalmente con motto alterno la barra che portava un ago diritto, e non curvo come nelle precedenti macchine di Howe e di Wilson.
Sotto il piano di lavoro, in prossimità del foro dove l'ago poteva discendere, era disposta una ruota dentata che per attrito effettuava il movimento di trasporto del tessuto in cucitura.
L'estremità del braccio, entro il quale si muoveva la barra dell'ago, portava un premistoffa che manteneva a posto il tessuto anche quando l'ago si risollevava nella risalita.
Questo premistoffa era munito di una molla che le consentiva l'adattamento a tessuti di diverso spessore.
Questi erano i miglioramenti effettivamente pratici apportati da Singer alla sua macchina per cucire che venne subito prodotta in serie e abilmente lanciata sul mercato.
Già nel 1852 Singer introduceva l'uso della macchina a pedale montata su un tavolino con basamento in fusione di ghisa.
L'uso del pedale stentò a diffondersi e va ricordato che alcuni anni dopo, nel 1866, l'Accademia di medicina di Parigi mostrava diffidenza per l'uso della macchina da cucire a pedali soprattutto per le giovani donne a causa dei disturbi che poteva loro procurare.
La società "I.M. Singer e Co.", nel 1856, a seguito della causa di plagio intentata da Howe contro la Singer, si rivolse ad un abile legale, Edward Clark, per la difesa dei propri interessi.
Clark, alla fine accordatosi con Howe, dopo aver stabilito la tangente percentuale per ogni macchina prodotta da Singer, si associò alla stessa.
Clark ebbe due geniali intuizioni:
offrì agli acquirenti delle macchine Singer l'opportunità di ritirare valutandole un buon prezzo le loro vecchie macchine anche della concorrenza, istituendo contemporaneamente per la prima volta al mondo il metodo di vendita rateale che tanta diffusione doveva poi avere in tutti i settori commerciali.
E' giusto quì ricordare il grandioso successo ottenuto da Singer alla famosa Esposizione Internazionale di Parigi del 1855.
Le prime macchine per cucire Singer erano modelli piuttosto pesanti adatti per laboratori industriali, ma nel 1856, fu posto in vendita per uso domestico, un modello più leggero detto "a dorso di tartaruga".
Questo modello consentì alle casalinghe ed alle sarte artigiane di eseguire in un ora il lavoro che fatto a mano richiedeva dalle 10 alle 14 ore.
Nei primi 10 anni, dal 1851 al 1861, dalle officine Singer vennero prodotti 20.000 esemplari di macchine in modelli sempre più perfezionati.


Tratto da "Le Macchine da Cucire" di Carla Leoni - Editrice BE-MA

giovedì 17 marzo 2011

SINGER un pò di storia...



Prima che arrivasse il brevetto di Isaac Merrit Singer, innumerevoli erano stati i tentativi, talvolta anche ben riusciti, di proporre macchine da cucito.

Già nel 1755 il tedesco Weisenthall brevetta la prima macchina, seguito nel 1790 dall’inglese Saint, che mette sul mercato una macchina capace di cucire il cuoio. Nel 1830 arriva la cucitura a “catenella semplice”, grazie al francese Thimonier, mentre per la cucitura a “doppia catenella” cioè a due fili bisogna attendere il 1834 con l’americano Hunt, ancora un americano, Howe, nel 1845 propone il “punto a spola”. Il 12 agosto Singer brevetta la sua macchina a crochet oscillante ed avvia la costruzione industriale su larga scala. In pratica gli svariati perfezionamenti succedutesi negli anni, hanno quasi sempre riguardato la velocità a produrre punti, passati dalle poche decine al minuto agli attuali circa 6000 punti al minuto. Sempre nel 1851 Singer con l’avvocato Edward C.Clark fonda la I.M. Singer & Company. Nel 1852 arricchisce la macchina con una particolare invenzione capace di tendere il filo.

Nel 1853 la Singer diventa Singer Manufacting Company, comincia a produrre nella città di New York ed una macchina arriva a costare 100 $, non certo poco per l’epoca. Nel 1855 Singer si arricchisce di una fabbrica a Parigi, diventando la prima vera e proprio industria internazionale, vince anche il primo premio alla Fiera Mondiale della città francese. La Singer, grazie all’intuizione di Clark, inventa il primo “affitto a riscatto”, in pratica il primo acquisto con pagamento a rate della storia moderna. Si produce la Turteback e si apre uno stabilimento a Glasgow in Scozia. Nel 1858 viene presentato il primo modello leggero, quello di uso domestico che oggi noi tutti conosciamo, si tratta della Grass-shopper, si vendono subito 3.000 pezzi l’anno. Nel 1863 vende già 20mila macchine l’anno ed apre una succursale ad Amburgo in Germania. Nel 1870 si passa ad una produzione e vendita di 170mila pezzi l’anno e compare sulla macchina la famosa “S” rossa. Nel 1875 Isaac Singer muore, gli succedono i figli, nel 1883 aprono uno stabilimento a Kilbowie in Scozia, forte di ben 12.000 dipendenti.

Un aneddoto ci dice che allorquando nel 1884 gli Stati Uniti ricevono in dono dai francesi la Statua della Libertà, questa abbia le sembianze di Isabella Singer, un omaggio dovuto ad una famiglia “motore” dell’economia dell’epoca.

Nel 1890 nasce la prima macchina da cucire elettrica e un anno dopo c’è subito in commercio il tipo ad uso domestico, nelle case di noi italiani arriverà molto più tardi, nel 1892 addirittura già è in vendita il tipo a cucitura a zig-zag, sarà un successo enorme. La fabbrica si espande con fabbriche a Podolsk in Russia, Wittenberghe in Prussica, St. John’s in Canada, nel 1973 ha un fatturato di 2,5 miliardi di dollari e nel 1978, dopo l’Athena 2000, produce la Touchtronic 2001, prima macchina a controllo computerizzato. Gli anni ’90 saranno della linea Quantum, macchine ricamatrici evolute.

Nel 2001 la fabbrica festeggia i suoi 150 anni di vita e produce gli ultimissimi modelli della Quantum una macchina da programmare capace di realizzare praticamente quelli che erano stati i sogni di milioni di sarti e sarte di tutto il mondo.




N.B.: l'articolo originale lo puoi trovare al seguente indirizzo: http://www.pupia.tv/notizie/0003730.html